Maigret e il corpo senza testa by Georges Simenon

autore:Georges Simenon [Simenon, Georges]
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: poliziesco
editore: Adelphi - gli Adelphi (Le inchieste di Maigret) n 277
pubblicato: 2005-09-30T22:00:00+00:00

Il pezzo di spago

In verità non sapeva ancora cosa fare di lei. Con un altro giudice istruttore avrebbe agito diversamente ed avrebbe corso alcuni rischi. Ma con Coméliau era pericoloso. Il magistrato era non solo pignolo, preoccupato della forma, dell'opinione pubblica e delle reazioni del governo, ma da sempre nutriva poca fiducia nei metodi di Maigret, che non considerava ortodossi, e, tempo addietro, i due uomini si erano spesso urtati.

Maigret sapeva che il giudice lo teneva d'occhio, pronto ad addossargli la responsabilità del minimo errore o della minima imprudenza.

Il commissario avrebbe preferito che la signora Calas fosse rimasta in quai de Valmy finché non si fosse fatto un'idea più precisa del suo carattere e del suo ruolo nella faccenda. Avrebbe messo uno o due uomini di guardia al bistrot. Ma il poliziotto di Judel aveva forse impedito al giovane Antoine di scappare dall'edificio del faubourg Saint-Martin? E Antoine era solo un ragazzo, non molto più furbo di un monello di tredici anni. La signora Calas era di tutt'altra fatta. Passando davanti alle edicole Maigret vide che i giornali annunciavano già la perquisizione nel bistrot. E sulle prime pagine compariva a titoli cubitali il nome di Calas.

Poteva immaginare la reazione del giudice se l'indomani mattina, per esempio, i giornali avessero riportato: "Scomparsa la signora Calas".

Senza girarsi verso di lei, la osservava con la coda dell'occhio e lei non pareva accorgersene. Si teneva ben dritta sul sedile, molto dignitosa, e guardava la città con aria curiosa.

Erano almeno quattro anni, come lei stessa aveva ammesso, che non si vestiva elegante. Non aveva detto in quali circostanze, per quale occasione, aveva indossato per l'ultima volta il suo vestito nero. Era da ancor più tempo che non andava in centro e che non vedeva la folla camminare frettolosa lungo i boulevard?

Dato che Maigret, per via di Coméliau, non poteva fare come voleva, era costretto ad agire in altro modo.

Quando si avvicinarono al quai des Orfèvres, il commissario aprì bocca per la prima volta:

«Immagino non abbia nulla da dire...»

Lei lo guardò con una punta di stupore.

«A proposito di cosa?»

«A proposito di suo marito».

Alzò impercettibilmente le spalle e mormorò:

«Io non ho ucciso Calas».

Lo chiamava per cognome, come certe mogli di contadini o di bottegai. Maigret ne rimase colpito, come se, in lei, la cosa mancasse di naturalezza.

«Entro nel cortile?» chiese il tassista abbassando il vetro.

«Come vuole».

Il Visconte era già lì, ai piedi dello scalone, con altri due giornalisti e alcuni fotografi. Conoscevano i fatti ed era inutile cercare di nascondere l'indiziata.

«Solo un momento, commissario...»

La donna pensò che era stato Maigret a chiamarli?

Passò rigida mentre le scattavano le foto e la seguivano per le scale. Dovevano aver già fotografato anche il giovane Antoine.

Di sopra, nel corridoio, Maigret esitò ancora, poi finì con l'aprire la porta dell'ufficio degli ispettori.

Lucas non c'era. Si rivolse a Janvier.

«Accompagnala in un ufficio vuoto e resta con lei per qualche minuto».

La donna aveva sentito. Lo sguardo che lasciava pesare sul commissario era sempre di muto rimprovero.

O forse, più che di rimprovero, era di delusione?

Maigret

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